Utensili manuali antichi per la lavorazione artigianale dei lapidei
Gli strumenti antichi vengono usati ancora oggi nella scultura e nella lavorazione tradizionale artigianale dei lapidei.
In passato erano in legno e in metallo e funzionavano solo con la propulsione manuale. Ora sono anche elettrici e pneumatici, in materiali speciali, come l’acciaio temperato e il metallo duro. Per evitare di affaticarsi e sprecare energie, è fondamentale scegliere lo strumento giusto in base all’operazione da fare e alla materia prima da lavorare.
Classificazione degli utensili in base all’operazione da fare
In base alla lavorazione da fare, gli utensili sono classificati in due principali categorie:
- UTENSILI A PERCUSSIONE o ad URTO: servono per spaccare, ricavare blocchi, sbozzare, sgrossare e modellare. Possono essere usati da soli per colpire direttamente la pietra, come il piccone, la mazza, il martello e la martellina, o assieme a strumenti da taglio, come lo scalpello, la subbia e la gradina. Alcune operazioni di levigatura e rifinitura di precisione vengono eseguite con strumenti da taglio usati da soli o con un piccolo e leggero mazzuolo
- UTENSILI ABRASIVI: servono per tagliare, forare, scolpire, conferire profondità ed eseguire la finitura della superficie asportando materia prima attraverso lo sfregamento e attrito, come la sega, il trapano, la raspa e la lima
Scelta dell’utensile in base alla materia prima da lavorare
Ogni materiale si presta a lavorazioni differenti che devono essere eseguite con tecniche e attrezzi diversi.
Al giorno d’oggi gli utensili sono di varie forme e differenti materiali. La scelta dipende dalla materia prima da lavorare:
- su calcari teneri e arenarie: si usano attrezzi affilati e in acciaio temperato che a volte corrispondono a quelli utilizzati per la scultura del legno. La struttura cristallina dei marmi ad esempio richiede precisione ed esperienza nella lavorazione. Lo scalpello deve essere maneggiato con leggeri colpi e tenuto obliquo rispetto alla superficie da colpire per evitare fratture, spaccature e scheggiature incontrollate lungo le venature.
- su porfidi e graniti: si usano attrezzi in metallo duro con una forma più arrotondata, ovvero con un angolo di affilatura più largo, per evitare che si appiattiscono al primo colpo. È necessario siano ben forgiati, resistenti, robusti e tenuti perpendicolari rispetto alla superficie da colpire. Ad esempio gli scalpelli sono a punta arrotondata e privi di denti perché salterebbero durante l’intaglio.
Classificazione della materia prima in base alla lavorabilità e alla lucidabilità
In base alle caratteristiche di lavorabilità e di lucidabilità, le pietre sono classificate in tre categorie principali:
- ROCCE SEDIMENTARIE
Pietre tenere come calcari teneri, arenarie, alabastro, sono:
– sono tenere
– hanno una compattezza piuttosto uniforme
– sono lavorabili in ogni direzione
– non permettono di raggiungere un alto livello di dettaglio
– non sono lucidabili
- ROCCE METAMORFICHEPietre con durezza media come ad esempio il marmo:
– sono più dure rispetto alle pietre tenere
– hanno una compattezza disomogenea: la presenza di venature e fessure visibili esternamente o solo interne richiede un’estrema attenzione e conoscenza
– permettono di eseguire molteplici lavorazioni e la definizione dei particolari
– sono lucidabili: permettono di eseguire lavorazioni a contrasto tra i vari stadi di lucidatura, politezza e lucentezza
- ROCCE MAGMATICHE ENDOGENE
Pietre dure come ad esempio il granito ed il porfido:
– sono materiali duri
– per la loro elevata solidità e resistenza agli urti, possono essere tagliati in blocchi di grandi dimensioni ed essere impiegati come elementi da costruzione
– sono lucidabili
È fondamentale conoscere bene la materia prima
per scegliere lo strumento più idoneo ad ogni tipo di lavorazione.
L’uso dello strumento giusto è fondamentale, ma la sensibilità dell’artista rimane determinante per la qualità del risultato.
Ndr
Noi continuiamo a studiare, testare e collaudare l’uso degli strumenti antichi per far convivere i metodi del passato con quelli moderni.
Ancora oggi noi usiamo questi strumenti nel nostro laboratorio per salvaguardare le tecniche tradizionali.
Abbiamo scritto questo articolo per offrirvi delle nozioni generali, senza valore contrattuale, sull’affascinante mondo del marmo. Per domande o curiosità potete compilare il modulo qui sotto; ogni commento sarà uno stimolo per confrontarci e continuare la ricerca per nuovi approfondimenti.
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paolo bucci
16 dicembre 2020 at 14:45lavoro per passione con le pietre dure che trovo in giro dal mare alle montagne dalle spiagge dei torrenti a quelle dl mare , vorrei conoscere un modo per me adatto , ho 83 anni , per continuare a lavorarle con meno fatica possible ; ho ancora tanta forza ma ….. grazie …
ciro
25 maggio 2023 at 18:01vorrei iniziare a fare caboschon con pietre dure che mi piacciono ma non ho alcuna formazione ed informazione, ho 71 anni e mi è venuta questa passione,vorrei costruirmi
pendenti ciondoli ed anelli,se mi può aiutare con la sua esperienza a darmi suggerimenti per iniziare, la ringrazio anticipatamente la scrivo da napoli-saluti,Ciro
Arte 2000 - Paola
31 maggio 2023 at 9:03Caro Ciro,
ti ringrazio per averci contattati e per aver letto il nostro articolo. Per realizzare cabochon servono utensili e tecniche di lavorazione differenti da quelli che usiamo noi per la scultura. Le consiglio di contattare aziende che effettuano questo tipo di lavorazione come la Nuova Taglieria Artigiana, spero possa esserle d’aiuto. Le auguro di coltivare al meglio la sua passione, cordiali saluti.