Tre ville palladiane nella Marca Trevigiana
Nella provincia di Treviso, detta anche Marca Trevigiana, è possibile visitare un grande numero di ville venete. A qualche decina di chilometri dal nostro laboratorio è possibile visitare tre ville palladiane: Villa Barbaro, Villa Emo e Villa Zeno. Sono state progettate dall’architetto Andrea Palladio, edificate intorno alla metà del Cinquecento e riconosciute patrimonio dell’Unesco.
Villa Barbaro: una grandiosa opera di Palladio
Villa Barbaro è stata costruita a Maser sui colli asolani, in una posizione dominante la campagna circostante. È stata decorata dal pittore Paolo Veronese con un ciclo di affreschi considerato uno dei più straordinari lavori del Cinquecento veneto.
Tra il 1554 e il 1560 i fratelli Daniele e Marcantonio Barbaro, pur avendo personalità molto differenti, hanno voluto trasformare il vecchio palazzo medievale di famiglia in una splendida dimora di campagna idonea allo studio delle arti e all’attività intellettuale e contemplativa. Hanno così commissionato la villa a Palladio e condizionato il progetto e le scelte architettoniche in base ai propri bisogni:
- Daniele ha voluto conferire alla villa un valore sublime. Era un raffinato diplomatico, patriarca cattolico, studioso di filosofia e d’architettura antica e mentore di Palladio;
- Marcantonio ha voluto la presenza del ninfeo sul retro della villa. Era un uomo saggio e moderato, un politico e ambasciatore della Repubblica di Venezia.
Entrambi sono stati promotori dell’inserimento di Palladio nell’ambiente veneziano.
Molto tempo dopo, è stato costruito un raffinato tempietto vicino alla villa con la funzione di cappella privata e chiesa parrocchiale per il borgo di Maser. È considerato una delle ultime opere di Palladio, morto a Maser durante la direzione dei lavori.
Dopo la famiglia Barbaro, la villa ha avuto diversi cambi di proprietà. Oggi è sede dell’azienda agricola “Villa di Maser” produttrice di vino e del Museo delle carrozze dove è esposta un’interessante collezione di veicoli del XIX e XX secolo.
Villa Emo: una delle opere più complete
Villa Emo è stata realizzata a Fanzolo di Vedelago tra 1558 e il 1559, commissionata dalla famiglia Emo di Venezia rimasta proprietaria fino al 2004. È una delle più compiute ville palladiane perchè è stata costruita quando Palladio progettava opere simili già da vent’anni; è stata realizzata come il suo progetto inserito ne I quattro libri dell’architettura.
La facciata classica, ispirata al tempio greco, ha quattro colonne e un frontone decorato. Le straordinarie sculture nel timpano rappresentano due Vittorie alate che reggono lo stemma araldico di famiglia e sono opere dell’artista trentino Alessandro Vittoria.
Il giardino ha subito nel tempo diverse trasformazioni, ad esempio le attuali sculture sono quelle della Villa Contarini-Venier di Vò Euganeo, portate dal nuovo proprietario.
Villa Zeno: una dimora modificata nel corso degli anni
Villa Zeno è stata costruita a Donegal di Cessalto intorno al 1554, anno in cui Marco Zeno, esponente di una prestigiosa famiglia aristocratica veneziana, ha acquistato la proprietà della tenuta di Donegal.
Il progetto prevedeva la trasformazione di un edificio esistente composto da una casa dominicale e rustici annessi; purtroppo non è stato completato.
La loggia che normalmente era posta nel fronte principale, in questo caso è stata rivolta verso la campagna. Nel corso degli anni, soprattutto intorno all’Ottocento, il complesso ha subito rilevanti trasformazioni e lavori di restauro in base ai diversi cambi di proprietà.
Molte ville padronali hanno subito preziosi lavori di recupero e sono tutt’ora straordinarie, altre purtroppo sono state abbandonate e si trovano in uno stato di degrado.
Noi ci dedichiamo già da trent’anni al rifacimento di opere come fontane per il giardino, sculture, statue, caminetti, arredi, pavimenti, scale ed elementi architettonici e ornamentali. La nostra esperienza nella lavorazione in stile classico, la conoscenza delle tecniche antiche e la passione per la finitura “consumato dal tempo” fatta a mano ci permette di creare opere in pietra in base all’epoca originaria e al contesto in cui sono inserite.
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