Le ville venete: inconfondibili dimore storiche nelle campagne
Le ville venete sono nobili dimore costruite tra il XV e il XIX secolo, da illustri architetti e artisti veneti, per il patriziato della Repubblica di Venezia, nelle campagne della pianura padana appartenenti ai Domini di Terraferma. Ce ne sono più di cinquemila e con i loro straordinari giardini e parchi rendono inconfondibile il paesaggio veneto.
Quelle progettate dall’architetto Andrea Palladio hanno preso il nome di ville palladiane; alcune sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Tutte ci hanno lasciato un’eredità e un patrimonio culturale ricco di storia. Molte di quelle presenti nel Veneto e in qualche provincia del Friuli Venezia Giulia sono tutt’ora conservate e tutelate dall’Istituto Regionale Ville Venete.
Foto in copertina: Villa Contarini a Piazzola sul Brenta
Perchè i ricchi aristocratici veneziani investono nelle campagne?
Tra il XIV e il XVI secolo la Repubblica di Venezia ha raggiunto il culmine della sua potenza economica e commerciale e ha iniziato l’espansione nella Terraferma veneto-friulana. Solo dopo le Grandi Guerre d’Italia, scatenate dagli stati confinanti all’inizio del XV secolo per contrastare l’espansione della Serenissima, è finalmente arrivato un periodo di pace. I nobili sono così passati dal commercio mercantile all’acquisto di proprietà fondiarie per preservare le proprie ricchezze, soddisfare il bisogno di ritornare alla terraferma e alla campagna e liberarsi dalla dipendenza dall’importazione del mais. Facendo enormi investimenti per l’irrigazione e la bonifica, si sono arricchiti sempre di più.
Così si è propagato il desiderio, diventando una moda, di investire gigantesche ricchezze, talvolta addirittura sperperando il patrimonio di famiglia, in edifici che oltre ad essere un centro produttivo riflettessero anche la magnificenza e le virtù dei proprietari.
Prendendo ispirazione dai modelli internazionali, le ville sono diventate sempre più grandi, lussuose e ricche di splendidi giardini decorati con fontane e sculture in pietra, pozzi, giochi d’acqua, piante e siepi ornamentali.
Alcune sono state costruite su aree rialzate panoramiche e talvolta destinate solo alla villeggiatura estiva, come dimore di rappresentanza e svago: senza cucine e senza un sistema di riscaldamento per l’inverno.
Erano circondate da un muro di recinzione con un corpo architettonico padronale al centro, destinato alla residenza dei proprietari e alla gestione del lavoro nei campi, e le dipendenze ai lati, chiamate barchesse, dove c’erano le cucine, le abitazioni dei contadini, le stalle e i depositi per i prodotti agricoli.
Le ville venete sono simbolo della cultura veneta
Il valore di queste dimore è immenso. È legato ad aspetti architettonici, ai contesti sociopolitici ed economici del territorio, alla storia della famiglia proprietaria, al patrimonio artistico e tecnico degli artisti coinvolti nella progettazione, costruzione, scultura e pittura delle varie componenti.
I Domini di Terraferma, sono riconoscibili anche per la presenza di bassorilievi e sculture in pietra raffiguranti il Leone Alato di San Marco, secolare simbolo della Serenissima. Tali opere sono installate nelle città, nelle ville storiche, nei giardini e sui palazzi, probabilmente ne vedrete anche dei nostri, in tempi recenti ne abbiamo realizzati di tanti tipi, in varie versioni e diversi materiali, per clienti di tutta Italia, in particolare veneti.
Non tutto il patrimonio è stato salvato, ma fortunatamente ci sono prestigiose famiglie, enti pubblici, fondazioni, associazioni e musei che investono ancora molto denaro nella tutela e valorizzazione di queste opere d’arte con importanti progetti culturali.
Noi investiamo ogni giorno nella tutela e valorizzazione di questo patrimonio. Nei lavori che ci vengono commissionati per il rifacimento di opere antiche, studiamo il tipo di pietra e finitura, lo stile e il contesto storico per crearne di nuove molto simili a quelle originarie. Organizziamo incontri formativi e culturali per diffondere la conoscenza del mondo artistico e architettonico del passato.
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