Palladio: l’architetto rinascimentale conosciuto in tutto il mondo
Andrea Palladio è stato un architetto italiano del Rinascimento conosciuto in tutto il mondo. Il suo vero nome era Andrea di Pietro della Gondola. Ha avuto la qualifica di cittadino e di architetto ufficiale della Serenissima e ha progettato ville, palazzi, basiliche e monumenti, soprattutto nel Veneto. L’Unesco ha riconosciuto ventiquattro ville e ventitre palazzi della città di Vicenza, dove si è formato e ha vissuto la maggior parte della vita, come Patrimonio Mondiale.
Palladio e la fortuna di trasferirsi a Vicenza
Palladio è nato a Padova nel 1508, da una famiglia di umili origini, ed è morto a Maser nel 1580 in condizioni economiche modeste. A tredici anni ha iniziato a lavorare come apprendista scalpellino presso il laboratorio di Bartolomeo Cavazza e a studiare l’arte classica e la cultura figurativa di grandi artisti.
Nel 1523 si è trasferito a Vicenza e ha iniziato a lavorare nella rinomata bottega del costruttore Giovanni di Giacomo da Porlezza e dello scultore Girolamo Pittoni. Tra il 1535 e il 1538 ha conosciuto il nobile Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro.
Trissino era un colto letterato e un prestigioso diplomatico, molto importante nella cultura rinascimentale e ben inserito nell’aristocrazia. Durante la ristrutturazione della propria villa, ha incontrato Andrea di Pietro tra le maestranze impiegate nel cantiere e, dopo averne notato il talento, ha deciso di prendersi cura della sua formazione culturale. Lo ha portato a Roma per lo studio e l’osservazione della bellezza dell’architettura classica. Ispirandosi a Pallade, dea della saggezza, e a un personaggio del poema che stava scrivendo, gli ha dato il raffinato soprannome di “Palladio”.
Nel 1540 inizia un periodo d’oro, sotto il governo veneziano Vicenza diventa un centro di primaria importanza. L’aristocrazia veneziana riorganizza la città e le sue campagne e Andrea di Pietro della Gondola viene incaricato di progettare le nuove residenze per i nobili. La città si adorna di meravigliosi palazzi privati e pubblici e nelle campagne vengono progettate ville straordinarie.
Dal 1550, dopo la morte di Trissino, Palladio ha iniziato a collaborare con Daniele Barbaro, grande studioso dell’architettura antica e patriarca di Aquileia. Barbaro è diventato presto suo mentore e, appartenendo a una tra le più importanti famiglie patrizie veneziane, lo ha aiutato a trovare committenti in altre città.
Ville Palladiane e famosi palazzi
La reputazione di Palladio, anche dopo la sua morte, si è fondata sulla sua abilità nel disegnare e progettare ville, le cosiddette “Ville palladiane”. Sono la testimonianza del suo genio artistico. Oltre ad essere centri di proprietà terriera, dovevano rappresentare un luogo di salute, benessere, studio e riflessione.
Palladio ha progettato anche molti palazzi, due in particolare sono molto importanti e suggestivi:
- la Basilica Palladiana è per eccellenza il simbolo artistico della città di Vicenza riconosciuto come Monumento Nazionale. Palladio ha progettato il celebre loggiato in marmo bianco con moduli a serliane per il medievale Palazzo della Ragione, costruito in stile gotico a metà del Quattrocento. Il termine basilica è ispirato all’antica Roma quando veniva usato per indicare gli edifici pubblici a forma rettangolare destinati a riunioni d’affari o all’amministrazione della giustizia. Oggi è sede di mostre d’architettura e d’arte;
- il Teatro Olimpico è il più antico teatro stabile coperto del mondo con sfarzosi interni creati con materiali poveri. È ispirato allo stile classico e ha famose scene disegnate dal famoso architetto e scenografo Vincenzo Scamozzi. È stato inaugurato nel 1585.
Palladio diventa famoso per l’uso della Pietra Bianca
La Pietra Bianca di Vicenza è una pietra, chiara e tenera, cavata dalle montagne vicentine, in particolare dai colli Berici, da Valchiampo e dall’Altopiano di Asiago.
Palladio l’ha studiata a lungo, diventandone un profondo conoscitore. L’ha utilizzata per i basamenti, le colonne, i capitelli, gli architravi, i fregi e le scalinate. La facilità di lavorazione e la grande quantità disponibile gli hanno permesso di garantire un aspetto maestoso alle dimore pur facendo risparmiare soldi ai nobili committenti. In generale, era un abile maestro nell’usare materiali poveri come mattoni intonacati, stucco e legno per ottenere effetti monumentali.
Palladio scrisse “I quattro libri dell’architettura”
“I quattro libri dell’architettura” sono un celebre trattato in quattro tomi pubblicato a Venezia nel 1570; una preziosa opera d’arte che ha influenzato l’architettura successiva. Ogni libro tratta argomenti differenti e contiene informazioni sui materiali, sulle tecniche costruttive di palazzi, strade, ponti e piazze realizzate dai greci e dai latini, tavole disegnate a mano raffiguranti gli ordini architettonici e rilievi di antichi edifici romani. Ci sono disegni fatti a mano e progetti architettonici di ville patrizie e palazzi pubblici, alcuni realizzati mentre era in vita, altri completati molti anni dopo. Riteneva che le dimensioni di un edificio pubblico o di una villa, dei suoi elementi costruttivi e stilistici, potevano essere ricavate dalle tavole pubblicate nel trattato, nel rispetto di regole formali e proporzionali.
Nella stesura dei libri e dei suoi progetti si è ispirato alle opere di Marco Vitruvio Pollione, architetto romano attivo nella seconda metà del I secolo a.C., considerato il più famoso teorico dell’architettura.
L’eredità di Palladio è un patrimonio mondiale
Il Palladianesimo
Palladio ha innovato la purezza e la semplicità dell’architettura classica, costruendo opere in armonia con l’uomo e la natura. È diventato maestro della proporzione, della luce e della materia. Attraverso lo studio dell’antichità classica greco-romana e i rilievi delle grandiose rovine, ha reinventato un nuovo stile cambiando per sempre la storia dell’architettura, soprattutto quella occidentale. I suoi ideali di simmetria, ordine, perfezione ed eleganza si sono fusi in un vero e proprio stile: il Palladianesimo. Questo movimento sia stilistico sia culturale si è sviluppato fino al XVIII secolo e pian piano si diffuse prima in Europa poi nel resto del mondo. Fortunatamente, i bisogni del suo tempo sono rimasti bisogni del mondo moderno, così le intuizioni e le soluzioni architettoniche sono valide ancor oggi.
Palladio conquista l’America
Alla fine del XVIII secolo, il Palladianesimo era già molto diffuso anche nell’America settentrionale. Nel 2010 il Congresso degli Stati Uniti d’America ha dichiarato Palladio “Padre dell’architettura americana” in quanto i “Quattro Libri dell’Architettura” hanno costituito una fonte primaria della progettazione classica per molti architetti e costruttori negli Stati Uniti. La Borsa di Wall Street a New York, la Casa Bianca e il Congresso a Washington sono stati costruiti seguendo i suoi modelli. In suo onore è stato istituito l’unico premio architettonico nazionale “Palladio Award” per l’interpretazione creativa e l’eccellenza nel design classico e tradizionale.
Nel 2019, Arte 2000 è stata la prima azienda italiana a ricevere il “Palladio Award” per l’artigianato, con il progetto della villa “Beaux-Arts” di Atlanta negli Stati Uniti.
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio – Palladio Museum
Il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio è un istituto di ricerca dedicato alla storia dell’architettura per gli studiosi di tutto il mondo. Promuove ricerche, pubblica libri e organizza mostre, corsi e seminari sull’architettura sia antica sia moderna. È stato fondato a Vicenza nel 1958 grazie al contributo di Enti pubblici e grandi studiosi dell’epoca per salvaguardare la cultura palladiana e il patrimonio architettonico vicentino e veneto, devastato dalle guerre. Ha sede nel Palazzo Barbarano, progettato da Palladio, assieme al Palladio Museum.
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Moreno Marcolongo
21 aprile 2020 at 13:59Io vivo nella terra del Palladio, conosco moltissime delle sue opere le incontro tutti i giorni le visito continuamente anche per motivi di lavoro. Le ho anche studiate ed eseguito dei plastici in scala ridotta, ma devo dire che ho letto con piacere questa sintesi che ti permette nel suo piccolo di comprendere questo grande genio della nostra terra. Ringrazio perciò la persona che con grande garbo ha saputo riassumere in poco spazio la dimensione del grande Andrea Palladio.
Arte 2000 - Paola
21 aprile 2020 at 21:02Grazie Moreno per le belle parole! Per chi scrive, potersi confrontare e incontrare chi legge è un gran bel dono. Interessanti i tuoi plastici e le tue conoscenze di Palladio, chissà magari potremo trovare il modo di condividere e approfondire ancora l’argomento. In effetti sembra impossibile poter fare una sintesi, ma ci ho provato. La terra del Palladio appartiene a un mondo infinito e fortunatamente molto appassionante e interessante. Nel frattempo ti invito a leggere il nuovo articolo sulle ville palladiane, poi avanti con i prossimi. Grazie
Moreno Marcolongo
21 aprile 2020 at 14:07Mi congratulo inoltre con Arte 2000 che ha ricevuto un riconoscimento cosi prestigioso e orgogliosamente come prima azienda italiana il premio Palladio Award ricevuto nel 2019.
Bravi!!!
Arte 2000 - Paola
21 aprile 2020 at 21:04Grazie Moreno, è stata una grande emozione e una grande soddisfazione. Una vera sorpresa inaspettata che ci dà la forza e la carica per credere ancor di più nell’artigianato italiano.
Anna Susy Crestani
20 novembre 2021 at 16:30Volevo sapere se è corretto dire che le ville dei grandi proprietari terrieri di cotone del sud degli USA sono state costruite su immagine di ville vicentine. Grazie
Arte 2000 - Paola
26 novembre 2021 at 16:06Nel 2010 gli USA hanno insignito Andrea Palladio del titolo di padre dell’architettura americana. La casa Bianca e la sede del congresso a Washington sono ispirate ai principi architettonici Palladiani, così come molte sedi dei governatori dei 50 stati dell’Unione; anche il palazzo della borsa di Wall Street a New York è fra questi. A nostro avviso quindi sembra molto riduttivo affermare che i grandi proprietari terrieri del Sud, tra la fine del ‘700 e la prima metà dell’800, si siano ispirati a Palladio. In quell’epoca, la maggior parte dell’architettura americana si è ispirata al palladianesimo.
Emanuela bogino
20 marzo 2023 at 17:42Molto interessante bello e molto chiaro nei dettagli
Arte 2000 - Paola
20 marzo 2023 at 18:16Grazie Emanuela